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dicembre 2, 2013 / marco

Ramolaccio, questo sconosciuto

Questa settimana abbiamo deciso di mettere in tutte le cassette il ramolaccio, un ravanello che veniva coltivato da egizi e cinesi fin dalla remota antichità. Bisogna ammettere che abbia un sapore particolare e piccantino, ma è un ottimo rimedio contro la tosse, artriti, calcoli, per stimolare l’appetito (qualora ce ne sia bisogno..) e facilitare la digestione. Per stemperare la caratteristica nota pungente si consiglia di abbinarlo con le carote, in insalata o cotto sotto forma di zuppa. Si può preparare come il cren, lo si trita per bene e poi lasciato sotto aceto con un pò di sale e zucchero, oppure, dopo averlo lessato in 
abbondante acqua, si può consumare affettato e condito oppure ripassato in padella, fritto in poco olio. In zuppa a cubetti o grattuggiato come contorno. Si conserva a lungo quindi potete tenerlo in frigo e ogni tanto darci giusto una grattuggiatina.

Il produttore, il nostro caro amico Zeno Griggio che potete andare a trovare in via Scarante a Zelarino, ci informa che è ottimo anche contro il raffreddore, quindi utilissimo in questi primi freddi pungenti. Si tagliano le foglie all’altezza del colletto, sopra si scava un buco di 3 -5 centrimetri di diamentro e si riempie con 1 cucchiaio di zucchero, si attendono 40 minuti e si formerà uno sciroppo che potete bere e vi passerà subito il raffreddore. Se non funzionerà prendetevela pure con Zeno! 

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